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Classe 2006. La Cerimonia – I 77 punti di Riminucci, Gamba che battè l’Unione Sovietica e le trasferte dell’epoca di Lombardi nei treni di terza classe

Il record dei 77 punti di Sandro Riminucci in una sola gara? Per dimostrare all’allora selezionatore nazionale (che nessuno ha voluto nominare) che Riminucci era ancora da Nazionale. Un record a cui partecipò tutto il Simmenthal Milano, Nane Vianello compreso che aveva il precedente record di 64 punti.
Sandro Gamba? Per anni è stato conosciuto, acclamato ed onorato negli Stati Uniti anche e soprattutto perché con l’Italia battè l’Unione Sovietica alle Olimpiadi di Mosca. Erano ancora i tempi del boicottaggio americano per l’invasione russa in Afghanistan.
Dado Lombardi? Ha iniziato sui treni di terza classe, con sedili di legno e ha finito viaggiando sui charter: “Grazie al basket, ma è tutto volato via troppo presto. I giocatori di oggi? Si annoiano giocando. Che tornino a giocare per divertirsi, il che significa tornare alle basi”.
Paolo Vittori? Ricorda come Cesare Rubini accendeva gli animi prima dell’ennesimo Milano-Varese, dicendo alla stampa: “Andiamo a svegliare quelli di Varese. Ci provocava e la partita acquistava ancora più interesse”.
Aneddoti, momenti di vita e di basket narrati a Bologna, palazzo comunale, la domenica mattina dell’atto finale delle Final Eight di Coppa Italia. Nell’ambito della manifestazione organizzata da Lega di Serie A e Virtus Bologna, la Fip ha voluto effettuare la premiazione di Riminucci, Lombardi, Vittori, i primi ad essere “entrati nell’arca dell’eccellenza” come l’ha definita Massimo Cilli, presidente della Commissione di Eliggibilità e consigliere federale, che permettono di valorizzare “la memoria e l’esempio”
L’Italia Basket Hall of Fame è la massima onorificenza della Federazione Italiana Pallacanestro. La FIP, nell’occasione, ha celebrato anche Cesare Rubini (assente), Dino Meneghin ed Alessandro Gamba, in quanto già membri della prestigiosa James Naismith Memorial “Basketball Hall of Fame” di Springfield (Massachusetts) negli Stati Uniti.
L’Italia Basket Hall of Fame ha la funzione di ricordare e valorizzare: “Per non dimenticare -come ha detto il presidente Fip, Fausto Maifredi- e per far conoscere e ricordare sempre, chi ha fatto la nostra storia, chi ci ha permesso di arrivare, passo dopo passo, dove siamo arrivati. Bologna è parte della nostra storia, e sono contento che la prima uscita sia qui. L’impegno è di trovare una sede fissa per l’Italia Basket Hall of Fame”.
Quattro le categorie che posso essere premiati con questa onoreficenza della Italia Basket Hall of Fame: allenatori, atleti, arbitri e benemeriti. Le premiazioni sono annuali.
La Commissione di Eleggibilità è composta da Massimo Cilli (presidente), Valerio Bianchini, Dino Costa, Cino Marchese, Livio Vanghetti e Roberto Rossi de Gasperis (segretario); la Commissione degli Onori, invece, è composta da Gian Luigi Porelli (presidente), Luciano Acciari, Antonio Bulgheroni, Gianmario Gabetti, Alessandro Gamba, Valter Scavolini e Massimo Blasetti (segretario).
Il sindaco di Bologna Sergio Cofferati, arriva anche se non era stata confermata la sua presenza in precedenza. Un passaggio e un saluto. Non se l’è sentita, sindaco di Basket city, di mancare alla prima di Italia Basket Hall of Fame, la premiazione e la celebrazione di Riminucci, Vittori e Lombardi. Il basket per Bologna è ragione di vita, per Cofferati è tessuto sociale, ma anche: “competizione leale e riproposizione sistematica di valori”. Lascia un ricordo personale: “A Milano, da bambino,giocavo a calcio vicino a via Caltanissetta. Li, vedevamo ragazzi alti che avevano maestria nel trattare la palla con le mani. Poi abbiamo fatto amicizia, qualcuno è stato anche mio compagno di classe”. A Via Caltanissetta, a Milano, c’era la sede della Olimpia Milano, società, all’epoca di Rubini e Bogoncelli.
“Bravo Maifredi, brava Fip -afferma il presidente del Coni Petrucci- sono contento di aver fatto questo tuffo in questo sport straordinario per le Final Eight e per questa importante celebrazione. Bravo Prandi per la Lega e bravo Sabatini per la Virtus per l’organizzazione, la migliore di sempre. La verità è che il basket ci stupisce sempre positivamente. E non pensate che faccia retorica. Non esistono isole felici e i fatti gravi del calcio per cui stiamo soffrendo il lutto in questi giorni ci fanno stare sempre guardinghi. Ma apprezzo molto il fatto di voler ricordare i grandi di questo sport. Complimenti.”